Oreste Viola

Calabrese di Lamezia Terme, ha un negozio di bici a Roma. Classe 1939, ha partecipato a quattro Mondiali dietro motori dal 1960 al 1964.

«Eccome se me lo ricordo, quel ragazzino. Io tornavo dai Mondiali, era il 1960, e lui mi affiancò in bici per circa tre chilometri. Poi mi disse: . Io lo guardai con circospezione, mi risultava strano che uno piccolo così potesse sfidarmi. E gli dissi: Va bene, ma facciamo almeno 800 metri. Uno che mi sfidava così… volevo anche evitare brutte figure. Poco tempo dopo lo rividi, e capii perché mi aveva sfidato: era davvero un ragazzo promettente. Nel complesso, penso che Francesco abbia ottenuto dalla sua carriera meno di quanto dovesse e potesse aspettarsi, questo anche perché nella sua epoca aveva una concorrenza fortissima, c’erano davvero tanti campioni. Lo rivedo spesso, viene da me, al mio negozio di bici, e parliamo di quei tempi: è un bravo ragazzo, che è stato un buon atleta ed è adesso, un ottimo tecnico. Mi risulta infatti che stia facendo delle ottime cose».